dopo dei propedeutici accordi telefonici si è fissata ed in seguito confermata la data dell'escursione cioè il 17 agosto.
io e gianni ci siamo quindi goduti questa picevolissima escursione che vi descriverò.
la cosa più importante in una escursione, a mio avviso è con chi ci si va. in gianni ho trovato una piacevolissima persona con la quale abbiamo tra l'altro scoperto diversi interessi in comune.
sono le 7 del mattino e parto dalla mia casa casa di campagna a messina, decidendo di prendercela decisamente comoda.
grazie a tomtom raggiungo casa di gianni e poco dopo partiamo alla volta di bronte. dopo una sosta per prendere i panini peniamo non poco per trovare la strada che deve portarci alla casa della forestale di piano dei grilli punto di partenza dell'escursione. l'ultimo tratto è pavimentato in pietra lavica e si snoda attraverso la splendida desolazione di una maestosa colata lavica.
raggiungiamo il punto di partenza e posteggiata l'auto decidiamo le cose da lasciare, all'insegna dello zaino più leggero possibile, e partiamo.
il primo tratto è allo scoperto ma si vedono tracce di conigli e relative tane, poi la vegetazione si fa più fitta e dopo un cancello ci inoltriamo nella zona boscosa
la strada è delimitata dai classici muretti a secco in pietra lavica classici dell'etneo, e già i profumi cominciano ad inebriare i nostri sensi.
il passo è piuttosto veloce, tant'è che raggiungiamo la velocità di circa 7 km/h misurata con il nuovo gps di gianni che assieme ad una carta dell'IGMI e bussola ci aiuterà a districarci nel dedalo di strade che percorrono questo altopiano. diciamo anche che la pendenza della strada ci aiutava parecchio...
ogni tanto ne approfitto per scattare qualche foto
ed ecco il posa il mio compagno d'avventura con il suo bastone da pecoraro
ogni tanto il bosco si dirada, ma non per questo il panorama è meno bello
sulla sinistra della foto potete ammirare degli esemplari di genestra arborea caratteristici dell'etna, che emanano un profumo stupendo.
dopo un bel camminare si fanno le dodici e decidiamo di fermarci per mangiare.
approfitto della pausa per fare una riparazione alla soletta del mio scarpone che ha deciso giusto nella zona del tallone di arrotolarsi su se stessa. grazie al nastro del kit di pronto soccorso di gianni riusciamo a rimediare evitando così l'immancabile vescicone al piede...
dopo una bella pausa e relativa chiacchierata si riprende il cammino che con sommo mio dispiacere comincia ad essere in salita.
il bosco ci riserva sempre scorci più belli
ogni tanto ci si ferma per prendere il punto, e qui gianni dà io meglio di se stesso
notare la cartina stesa a terra sulla sinistra
sali che ti risali, decidiamo di impegnare un sentiero che dovrebbe farci accorciare di molto addentrandosi tra due crateri spenti (con tanto di cono). il sentiero si inoltra ora tra la sciara ora tra la boscaglia e sinceramente mi sento molto esploratore, tanto esploratore che man mano che andiamo avanti è sempre meno segnato e sempre più dubbio.
decidiamo allora di fare il punto, ma stranamente le bussole (del gps e quella da carteggio) ci dicono che stiamo andando nella direzione opposta!!!
adesso è plausibile che la sctrada faccia qualche piega, ma sinceramente non ho avvertito alcuna deviazione così accentuata da farci invertire la strada, ma la bussola parla chiaro! gianni va in avanscoperta ma la strada prosegue dritta come un fuso (più o meno) e si fa sempre più meno segnata. decidiamo allora di tornare sui nostri passi, e quando arriviamo alla carrozzabile... miracolo! le bussole segnano 180° di differenza! in pratica qualche deposito ferromagnetico sotto il magma ha mandato a pallino le bussole facendole sfasare di 180°.
ormai comincia ad essere tardi e decidiamo di non fare ulteriori esperimenti e proseguiamo lungo la strada principale.
ci accompagnano, senza lasciarci un minuto 6 fastidiosissime api che ci ronzano attorno senza lasciarci neanche prendensole a colpi di cappello shemag ed altro... che palle!!! se mi ricopro la testa come un beduino si ritirano per poi ritornare alla carica appena mi scopro...
il bosco non perde mai occasioni per stupirci
l'ultimo tratto da percorrere è allo scoperto, attraversando un'enorme colata. è maestosa, enorme, e ti fa capire quanto si possa essere piccoli di fronte alla natura. non oso immaginarla quando fluiva dalla bocca di chissà quale cratere (non sono un esperto etnologo) riempendo di fuoco e calore questa conca.
all'ultimo bivio pieghiamo a sinistra, decidendo di escludere dal percorso il periplo dell'ultimo più grande cratere, ed inizia una piacevole e costande discesa.
scendendo abbiamo incontrato dei bellicosi cani pastore, che però appena visto il bastone di gianni hanno deciso di andare ad abbaiare altrove...
abbiamo persino incontrato degli operai che stavano trivellando il terreno, adesso, escludendo che cercassero il petrolio, non restava che concludere che sotto il bel mezzo di questo nulla ci deve essere l'acqua !!!
veniamo superati da un furgone della forestale (allora esistono!) e dopo pochi minuti raggiungiamo la macchina.
indossiamo una fresca e pulita maglietta e partiamo alla ricerca del più vicino bar per un sano e ghiacciato the alla pesca.
ed io? eccomi qui
conclusioni:
il percorso merita decisamente una visitina.
mi pare sia proibito il bivacco, ma dovrebbe essere vietata anche la caccia pur essendo il terreno costellato di bossoli cal.12
l'unica sorgente sul percorso segnata sulla cartina era asciutta...
Tempi:
In movimento = 02.54 ore
In sosta = 03.10 ore (quando dicevo che ce la siamo presa comoda...)
Vel. Km/h max.= 7.8
Vel. Km/h med.= 3.6
Media totale = 1.7
W.P. Caserma forestale= UTM 33 S 0488660
4177607
W.P. Cancello sulla rotabile pressi rilevatori fotografici= UTM 33 S 0488851
4175763
W.P. Incrocio sosta pranzo/bivio per monti tre frati
UTM 33 S 0488920
4175443
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