in giro per boschi o per montagne

ecco, ci siamo decisi!
vogliamo andare a fare la nostra escursione, nulla di che, ma desideriamo il contatto con la natura, ma, sinceramente non sappiamo da dove iniziare.
la prima cosa, volendo, è decidere dove.
l'informatica ci offre strumenti potentissimi quali, internet, google maps e, al momento google earth.
potremmo anche appoggiarci alla cartografia dell'Istituto Geografico Militare Italiano online, ma la sua interpretazione richiede un minimo di esperienza e, seppur molto dettagliata ne rimanderemo l'uso a tempi futuri.
grazie a google maps e google earth, con la visione dall'altro in modalità visione reale, avremo la possibilità di vedere strade sterrate e mulattiere che potremo percorrere per la nostra escursione.
si perchè per la prima volta sarà bene percorrere una strada ben tracciata che, volendo, potremo anche "fotografare" dall'alto e portare con noi come cartina-itinerario.
non sarà necessario avventurarsi in boschi impraticabili o salite assurde (ne pagheremmo subito lo scotto), ma basterà pianificare un percorso di qualche chilometro, preferibilmente in pianura. la pendenza del percorso è una informazione che google earth fornisce (imparate a prendere confidenza con il software).
percorso pianificato comunicatelo ai vostri cari, così in qualsiasi evenienza qualcuno saprà esattamente dove venirvi a cercare.
adesso bisogna preparare lo zaino o, se intendete viaggiare veramente leggeri il marsupio.
se vorrete viaggiare veramente leggeri dovrete leggervi il nostro post sul kit minimale per ogni eventualità al quale bisognerà però aggiungere un piccolo kit di pronto soccorso. su quest'ultimo sarà bene consultarvi con il vostro medico curante e decidere per voi cosa sarà il minimo indispensabile.
inseriamo adesso nelle nostre conoscenze un nuovo oggetto, il poncho.

foto 1
come si può vedere è una sorta di mantello con cappuccio da usare in caso di pioggia. ma la cosa non finisce qui, perchè essendo generalmente di forma rettangolare ed a volte con gli angoli occhiellati (quelli militari) può essere usato come telo per ripararsi

foto 2
unico neo è che una volta indossato è una cappa sotto la quale non vi è traspirazione quindi se non ci si bagna dall'alto ci si bagna dall'interno. sono conti a farsi.

ritengo che un poncho, ben piegato e ridotto alle minime dimensioni, non dovrebbe mancare nel nostro equipaggiamento d'escursione specialmente d'inverno. d'estate, se di buona qualità lui e non troppo pesanti noi, lo si può convertire in amaca.
ovviamente in caso di notte all'addiaccio sarà un ottimo riparo dall'umidità, vedi foto2.

quando l'escursione diventa più importante, a mio avviso anche il coltello che portiamo con noi potrebbe essere qualcosa di più del semplice victorinox. non fosse altro che per aiutarci a preparare la legna per il fuoco sempre che ne sia permessa l'accensione.
un esempio di modello potrebbe essere i Mora che si trovano con la lama in acciaio inox ad 11,60€ (quello in foto al momento della pubblicazione dell'articolo) e se non li maltrattate troppo vi accompagneranno per tanto tempo.

foto 3

una lampadina tascabile dovrebbe già fare parte del vostro dna ma se così non fosse, procuratevene una a led che usi possibilmente batterie AA o AAA; rimandate l'acquisto di torce che usano CR-123 o 18650 a quando sarete più ferrati.
considerando che dovrete stare fuori un'intera giornata, dovrete sicuramente reidratarvi, quindi dovrete pensare a procurarvi una borraccia. già vi ho parlato dei materiali, ma spetterà a voi sceglierne la foggia e la capienza. ricordate che più grande sarà più peserà se piena, e che comunque tutto sarà correlato a quanto in genere siete abituati a bere.
personalmente ho optato per 2 da 75cl in nalgene, una meglio riposta ed una di più facile raggiungimento mentre sono in marcia, per non di meno ne ho una che sfiora i 2 litri in acciaio con annessa gavetta e fornello a legna (un mini kit). probabilmente la borraccia ideale non la troverete a primo colpo ma farete diversi tentativi prima di trovare quella ideale, oppure arriverete a possederne diverse, una per ogni contesto diverso. non dimenticate le bottiglie di plastica tradizionali inerite nello zaino, funzionano lo stesso.

lo zaino! pensavate me lo fossi dimenticato...
per le uscite giornaliere ne esiste un formato denominato daypack. in pratica è uno zainetto attorno ai 16 litri.
la differenza dai normali, e perdonatemi aggiungerei anche banali, zainetti scolastici, è fondamentalmente lo schienale e gli spallacci, che fanno la grande differenza.
posseggo un deuter che una volta indossato, anche a pieno carico è letteralmente un guanto!
chissè perchè è quello, tra tutti (45,60,75 litri), che è costato di più.
fate attenzione a questo acquisto, perchè, potrebbero essere soldi benedetti :)
potrebbe essere utile una maglietta di ricambio qualora sudore o pioggia vi abbiano fatto "bagnare" quella che avevate addosso.
adesso però non resta che, gambe in spalla, partire.

spyrozzo